Descrizione
Storicamente ritenuto l'emblema della medicina, e della scienza in senso più ampio, secondo recentissime ricerche il professionista che veste il camice ancora oggi infonde nel paziente una maggiore sicurezza e trasmette un'idea di competenza superiore rispetto al professionista che non lo indossa, a conferma della resistenza nell'immaginario comune di un simbolo costruito nei secoli, anche con il contributo della pittura, del cinema, della televisione, del marketing.
La fiducia nelle conoscenze e nell’esperienza di chi lo indossa, la speranza di ricevere aiuto da chi opera in trasparenza sulla base del sapere e del saper fare, la purezza che si esprime nel colore e la compassione della figura medica, hanno reso e continuano a rendere il camice "bianco", e chi lo veste, depositari di valori incrollabili.
Parimenti, però, il camice bianco può infondere anche timore, soggezione, nervosismo, agitazione, innescando nel paziente paure profonde e irrazionali, senza per questo mettere in discussione la competenza del professionista a cui ci si affida.
Il volume, tramite interviste, riflessioni e memorie, racconta i chiari-scuri di questo importante capo di abbigliamento, simbolo di una missione portata avanti da chi sceglie di indossarlo.