Descrizione
La centralità delle persone e la capacità di instaurare una relazione di fiducia, sia
dal punto di vista diagnostico/terapeutico sia dal punto di vista umano,
rappresentano due obiettivi imprescindibili nell’applicazione delle Buone Pratiche
Veterinarie.
Oggi, più che in passato, il tempo della comunicazione tra veterinario e cliente
costituisce un vero e proprio tempo di cura che richiede attenzione, competenze e
abilità che devono essere studiate, apprese e continuamente affinate nella pratica
quotidiana di accoglienza e gestione delle persone che incontriamo ogni giorno.
Un recentissimo studio riporta che, nel 79% dei casi, le risposte date
dall’intelligenza artificiale di un noto software sono state ritenute migliori, sia sotto
il profilo dell’approccio empatico della comunicazione sia della qualità delle
informazioni ricevute, rispetto alle risposte fornite dal medico in carne e ossa.
Questo pone due interrogativi: come potremo sfruttare questa potenzialità anche
nelle nostre strutture veterinarie nel prossimo futuro e quante energie dovremo
ancora impiegare per ridurre il gap percettivo della qualità della comunicazione,
all’origine di molte incomprensioni e problematiche relazionali sia con i clienti sia
con i collaboratori.
Come prevenire e affrontare le criticità? Il contributo di questo volume, attraverso
l’analisi dei principali momenti comunicativi nella realtà ambulatoriale veterinaria,
consiste nel focalizzare l’attenzione e nel fornire gli strumenti per rispondere a
questa domanda, rafforzando le competenze comunicative che agevolano la
costruzione di rapporti interpersonali basati sul rispetto dei reciproci ruoli.