Descrizione
I farmaci sono la principale ragione del raddoppio delle aspettative di vita nel mondo
occidentale negli ultimi duecento anni, tuttavia si fatica a riconoscere che l’industria
farmaceutica e l’accesso alle terapie farmacologiche sono state tra le principali
forze propulsive del benessere sanitario, economico e psicologico, conquistato in
Occidente. In effetti le logiche di sviluppo e commercializzazione dei farmaci, condizionate
dall'idea che si tratti di oggetti a elevatissimo contenuto di conoscenze
innovative, che richiedono estesi controlli, sono oggetto di critiche politico-ideologiche,
che sembrano avere una pericolosa presa sociale. La storia dei farmaci
e delle cure racconta di come le terapie farmacologiche si sono inserite in una
relazione che era già un fatto terapeutico, per rispondere in modi sempre più sicuri
ed efficaci alle aspettative dei malati. Il libro ripercorre da un lato la storia delle cure,
dei farmaci, dell’industria del farmaco, delle politiche e legislazioni regolatorie ecc.
e dall’altro discute i temi di più stringente attualità sui prezzi dei farmaci e le dinamiche
geopolitiche che potrebbero cambiare gli scenari globali della produzione
farmaceutica. Si tratta di un contributo alla discussione che intende richiamare l’attenzione,
attraverso l’ampio uso di elementi storici e modernissime argomentazioni
tecnico-scientifiche, sul rischio che il populismo dilagante anche sul fronte
della sanità pubblica causi danni irreparabili in un ambito strategico per la salute e
l’economia di tutti i cittadini.
Contenuti
È il primo libro in cui il tema dei rapporti tra il farmaco e la cura è inquadrato da
una prospettica storica, in senso scientifico, tecnologico, socio-culturale e politico-
economico. Inoltre il volume tratta insieme temi normalmente affrontati separatamente, come la storia dei farmaci, il rapporto medico-paziente e la regolamentazione
dei prezzi.